…un posto pieno di amici!

Webex, questo sconosciuto. Di certo prima di questi giorni dominati dalla comunicazione a distanza non l’avevo mai sentito nominare.
E’ vero conoscevo Skype , ma  – mi dicevo –  forse per  chi se ne intende se ne avessi parlato avrei fatto la figura del giurassico… Quindi quando Portofranco ha proposto Webex  per iniziare l’esperimento di lezioni a distanza mi sono detto “Perché no? Proviamo anche questa!”.

All’inizio non è stato facile…tra installare sul tablet un programma che non ne voleva sapere di venire installato, cercare di capire quali fossero le maledette password che poi  alla fine non servivano neanche, mettere a posto l’audio e il video e aspettare che l’altro si colleghi con il timore di avere sempre sbagliato qualcosa…insomma una discreta faticaccia!

Però che soddisfazione quando ho visto comparire sullo schermo la faccia sorridente di Jesus  Manuel o di Mahmoud! Bene o male abbiamo potuto fare assieme un’ora di lezione, simulando persino una interrogazione a distanza.

Certo non è come essere l’uno accanto all’altro: ti manca la possibilità di leggere assieme un testo, non “senti” lo stato d’animo dello studente, è più difficile cogliere dai suoi sguardi i momenti di smarrimento o la soddisfazione per una risposta corretta.
Tuttavia bisogna anche riconoscere che nelle condizioni di oggi è già molto. La lezione a distanza consente di mantenere la continuità didattica e consente  la possibilità di offrire sempre quel servizio “personalizzato” che è una delle caratteristiche di Portofranco.

Il sacrificio che oggi tutti stiamo facendo ci farà apprezzare ancora di più quando potremo di nuovo salire le scale della sede di Portofranco e – guardandoci attorno – penseremo “ma questo è proprio un posto pieno di amici!” (Marco Rossi – volontario di Portofranco)

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