15 ottobre 2022: è una giornata bellissima a Roma, con il cielo azzurro e il sole che splende nel cielo. Entrare in piazza San Pietro apre immediatamente il cuore, davanti si distende una folla che non ci si aspettava e che ondeggia tesa a cercare il posto migliore per poter vedere ciò che succede. Le persone hanno sul volto una vibrazione di attesa e ci si incontra, talvolta, con chi non si vedeva da anni.
La piazza si riempie all’inverosimile, il brusio è alto, poi, d’improvviso, silenzio. Iniziano i canti con letture tratte dall’opera infinita di don Giussani: siamo qui per lui, sono cent’anni dalla sua nascita e tra canti e letture il dono di un video in cui lui compare e ci parla. E’ un’evidenza il Gius, è lì in piazza con noi, presente con il suo tono di voce e il suo sguardo mai così intenso.
Arriva dopo alcuni canti pieni d’attesa Papa Francesco, la folla esplode di gioia, ognuno dal posto dov’è si allunga a cercare di vedere Sua Santità e poi a cercare il tocco della Sua mano, come figli che vogliono appoggiarsi alla spalla del padre. Il Papa gira tutta la piazza, vorrebbe abbracciare uno ad uno chi è venuto per incontrarlo, ne abbraccia alcuni per abbracciare tutti.
Poi il Papa sale nel centro della piazza e Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, con la voce commossa di chi sta davanti a un grande avvenimento, rivolge il saluto pieno di gratitudine che è nel cuore di tutti.
Poi vi sono due testimonianze a fendere il cielo di Roma. La prima è di Rose che racconta la sua storia di donna presa dall’affetto di don Giussani e accompagnata dentro la vita dalla sua comunione. Poi parla Hassina, una ragazza che non ha conosciuto don Giussani direttamente, ma l’ha incontrato tramite Portofranco, dove ha visto ciò che il suo metodo di vita ha generato, un amore che coinvolge a livello del desiderio. La parola Portofranco risuona nella piazza, è una parola che Hassina riempie con la vita affascinante da lei incontrata e che poi l’ha segnata per sempre in modo profondo.
Arriva il momento del Papa, il suo è l’intervento di un padre che guarda la piazza e vede i volti in attesa, certi di una parola piena di affetto. Il suo è un intervento incalzante, il Papa chiede di più, certo della ricchezza del carisma di don Giussani, ma porta tutti a riconoscere la strada che lui ha aperto per abbracciare il mondo intero. È un intervento commovente quello del Papa, pieno di affetto per don Giussani di cui fa memoria e di cui indica il metodo. La strada è tracciata, è quella che ha tracciato don Giussani e il Papa richiama a seguirla. Un ultimo appello conclude l’intervento del Papa, è quello di condividere la sua domanda di pace, di portarla con lui dovunque nel mondo.
Così finisce una giornata che apre nuove prospettive, si vorrebbe rimanere in piazza, ma la vita chiama e la consegna del Papa rende appassionante continuare il cammino.
Gianni Mereghetti








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Seguono altre testimonianze di amici di Portofranco che hanno voluto condividere con noi la loro esperienza.